I paragoni sportivi mi hanno sempre affascinato, specialmente se accostati al mondo del lavoro. Sono convinto di una cosa: le dinamiche che si creano in un contesto sportivo sono le più immediate da comprendere e le più facili da replicare in un contesto professionale.
Non a caso, quando occorre descrivere in poche parole l’efficienza di un gruppo di lavoro si usano sempre dei termini sportivi e si parla di “lavoro di squadra”.
In questi giorni, dopo aver visto le recenti gesta di un grande campione di football americano – Tom Brady – che all’età di 43 anni ha trascinato la sua squadra alla finale del campionato NFL, ho deciso di incentrare le mie riflessioni professionali sul ruolo chiave del Quarterback.
Il quarterback è il regista della squadra: è la persona incaricata di lanciare i compagni verso la linea di meta per consentirgli di fare touchdown. Decide a chi passare la palla ovale, detta i tempi di gioco e si prende la responsabilità di guidare la squadra verso la vittoria finale.
Il quarterback è il ruolo più affascinante: infatti, tutti i migliori film di Hollywood sul football americano sono incentrati su questa figura piena di carisma.
Ora proviamo a pensare al nostro luogo di lavoro e poniamoci alcune domande: chi è il quarterback in un’impresa che vive di appalti?
L’imprenditore? Sicuramente senza di lui non esisterebbe l’azienda, ma il suo ruolo è più simile a quello del presidente di una società sportiva.
L’Amministratore Delegato? Il suo ruolo consiste nel formare e gestire un gruppo di lavoro, come succede all’allenatore – al coach – di una squadra.
L’ufficio commerciale? I tecnici aziendali? Hanno un ruolo troppo “specifico” nella gestione dell’appalto: si occupano di strategia e di progettazione, paragonabili all’attacco e alla difesa di un team.
Quindi?
Chi ha la responsabilità di gestire tutte le fasi di un appalto? Chi deve coordinare tutti i reparti aziendali per raggiungere il risultato finale? Chi scandisce le tempistiche? Chi ha in mano la palla che scotta? Chi ha il controllo di tutto? Chi ha la responsabilità sulla correttezza formale e sostanziale delle offerte proposte?
Insomma, chi si trova nel cuore del “gioco” aziendale?
Noi dell’ufficio gare.
Abbiamo una responsabilità incredibile sulle nostre spalle, passiamo notti in bianco a preoccuparci, prendiamo decisioni che possono influire sull’intera vita aziendale, siamo il fulcro della squadra, il perno dell’azienda ed il motore delle imprese.
Il dramma, però, è che troppo spesso il nostro ruolo è sminuito. Veniamo definiti “quelli che mettono le crocette”, “burocrati”, oppure “quelli che fanno un lavoro noioso e ripetitivo”.
Con #VITADAGARA ho un sogno: aiutare ciascuno dei miei compagni d’avventura a prendere maggiore consapevolezza di sè, del proprio ruolo e della propria leadership. Solo in questo modo chi lavora in un ufficio gare potrà svolgere bene il suo lavoro. Vince Lombardi, il coach più importante della storia del football americano, affermò:
“Solo conoscendo te stesso puoi diventare un leader efficace”
Se il ruolo del quarterback, nel football americano, è quello più importante e delicato perchè senza di lui non si vincono le partite, in un’azienda il ruolo dell’ufficio gare è fondamentale: senza di noi non si vincono gli appalti.
Siamo pronti a vivere la nostra #vitadagara con gli occhi del quarterback?
Avete voglia di approfondire questi argomenti? Scrivetemi a info@vitadagara.it