Sono Roberto Marchionni, classe ’86.
Una volta conseguita la laurea in Ingegneria Civile, rispondendo ad un annuncio di tirocinio – per puro caso – mi sono ritrovato catapultato nel mondo dell’ufficio gare nell’ambito dei servizi di ingegneria e architettura.
Durante il primo periodo, alternavo l’attività di progettazione a quella dell’ufficio gare per quanto riguarda la preparazione dell’offerta tecnica; successivamente – grazie al turnover aziendale – ho iniziato ad occuparmi anche della redazione della documentazione amministrativa, la mitica “busta A”.
Questo mi ha permesso di studiare un bando di gara a 360°, analizzandolo in tutte le sue sfaccettature, a partire dalla parte relativa ai requisiti di partecipazione fino a cercare di comprendere cosa chiedessero le varie stazioni appaltanti per la redazione dell’offerta tecnica.
All’inizio ho avuto non poche difficoltà ad entrare “mentalmente” in questo lavoro; ma più studiavo disciplinari di gara, più diventavo cosciente di quello che facevo e più mi rendevo conto di quanto fosse vasto il mondo delle gare di appalto. Ogni informazione che inserivo all’interno delle “scartoffie” prevedeva un mio lavoro: calcolare il numero medio del personale, aggiornare i requisiti, acquisire i certificati dei lavori svolti, ecc.
Mi ritrovo molto nella Vision di #vitadagara e in tutte le esperienze raccontate dai suoi membri, perché anche io – ogni tanto – mi sono sentito dire che il nostro lavoro altro non è che un semplice copia e incolla, ma non è così: il lavoro degli appalti obbliga a tenerti sempre aggiornato: pensiamo ad es. a tutte le varie normative che cambiano, ormai, anche più volte all’anno.
Il lavoro dell’ufficio gare comprende anche una conoscenza dei vari portali telematici, con tutte le difficoltà del caso, anche se le preferisco di gran lunga alle corse che facevo per consegnare il plico ai corrieri all’ultimo secondo!
Questo lavoro causa tanto stress, è vero, ma è anche fonte di tante soddisfazioni e confido che #vitadagara faccia conoscere il nostro mondo, perché quello delle gare è gigantesco ed andrebbe valorizzato all’interno delle aziende in quanto, parole non mie, l’ufficio gare è il cuore pulsante delle imprese.
Ecco la mia proposta per ridurre lo stress dell’ufficio gare: organizzare le nostre attività in maniera più lineare, coadiuvati dalla partecipazione attiva di tutto il team e della direzione, e partecipare a corsi di project management che possano garantire l’acquisizione di capacità organizzative e comunicative diventate fondamentali per la gestione delle gare.
In questo modo avremo un’occasione in più per crescere, per imparare qualcosa di nuovo e per migliorare la nostra #vitadagara!
Che ne pensi? Scrivi la tua esperienza a info@vitadagara.it