Sono Marco Melia classe 1990.
Da 8 anni lavoro in un mondo che definisco “folle”, ma soddisfacente: quello delle gare d’appalto!
Sono un libero professionista e collaboro con aziende che si occupano di lavori, forniture e servizi.
La mia avventura professionale è iniziata nel 2014, quando le gare si chiudevano ancora con il sigillo di ceralacca!
Per me è stato decisivo seguire le gesta eroiche di un professionista che, tra un DGUE e un patto d’integrità, mi ha insegnato tutto.
Appena raggiunta l’autonomia ho iniziato un viaggio fatto di montagne russe da scalare e ostacoli da superare, uno dopo l’altro.
Il nostro è un lavoro nel quale devi essere sempre aggiornato, stare al passo con i tempi e con le esigenze delle aziende che giornalmente si evolvono; per non parlare dei criteri di aggiudicazione da interpretare, del codice degli appalti che cambia minuto per minuto… insomma un terno al lotto difficile da capire e, soprattutto, da spiegare al cliente!
Come affronto tutti questi ostacoli?
Con costanza, dedizione e studio.
Dobbiamo sempre guardare in avanti.
Questo mondo – per me – è “folle” perché è una continua sfrenata corsa contro il tempo per arrivare puntuali alla fatidica scadenza di una gara e riuscire a caricare, in tempo e senza errori, la documentazione amministrativa, tecnica ed economica.
Questo mondo – per me – è “folle” perché ogni chiusura di gara corrisponde ad una gioia così grande e ad una scarica di adrenalina così forte che mi sembra sempre di farlo per la prima volta.
Questo mondo – per me – è “folle” perché, un secondo dopo aver chiuso una gara, in me nasce subito la curiosità di conoscere il responso! Mi rende partecipe, a tutti gli effetti, alla crescita del mio cliente.
Perché sono orgoglioso di fare questo lavoro?
Perché mi permette di confrontarmi con diverse realtà aziendali e con tantissime persone. Per me – che mi ritengo una persona timida e molto riservata – questo aspetto è stato fondamentale per la mia crescita personale. In più, dal punto di vista professionale è stato decisivo perché, collaborando con team di professionisti, ho anche imparato l’importanza del confronto e del lavoro di squadra!
Partecipare alle gare, per me, non significa “vincerle sempre”.
Partecipare alle gare, nella mia esperienza, significa contribuire alla crescita delle aziende dei miei clienti. Sempre grazie a quel pizzico di “sana follia” e perseveranza che contraddistinguono la mia vita.
Perché ritengo che la mia #vitadagara debba avere una dose di follia, di fame e di successo?
Da sempre, mi ispiro alle parole che il genio fondatore della Apple, Steve Jobs (che si trovò a gareggiare tutta la vita per giungere al successo) disse ai laureandi dell’Università di Stanford: “Siate affamati, siate folli”!
P.S. ho conosciuto Sacha e la community da qualche mese: lo ringrazio perché parlare con lui mi appassiona molto e mi “carica” anche lavorativamente!